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Il Parlamento europeo approva l'applicazione transfrontaliera delle norme contro le pratiche commerciali sleali (UTP)

martedì 22 luglio 2025

Il Parlamento europeo approva l'applicazione transfrontaliera delle norme contro le pratiche commerciali sleali (UTP)

La commissione Agricoltura del Parlamento europeo ha approvato le proposte volte a rafforzare l'applicazione transfrontaliera delle norme contro le pratiche commerciali sleali con 44 voti a favore, uno contrario, quello dell'indipendente spagnolo Alvise Pérez, e nessuna astensione

Le nuove norme, basate su una proposta della Commissione del 10 dicembre 2024, renderebbero obbligatori lo scambio di informazioni, le indagini e la riscossione delle sanzioni. I deputati AGRI chiedono agli Stati membri di intervenire per fermare le pratiche commerciali sleali transfrontaliere di propria iniziativa, senza una denuncia formale da parte di un produttore, un sistema simile a quello per la protezione delle indicazioni geografiche nel mercato unico.

Il relatore Stefano Bonaccini (S&D, IT) ha affermato che il voto, che segue settimane di intensa e fruttuosa cooperazione tra tutti i gruppi politici, rappresenta un passo importante verso una maggiore protezione dei piccoli produttori e una filiera agroalimentare più equa e trasparente, libera da abusi e ricatti. “Il nostro obiettivo è ora quello di completare il processo legislativo entro la fine dell'anno per garantire una remunerazione equa per il lavoro degli agricoltori e il valore dei loro prodotti, all'altezza delle aspettative di milioni di cittadini europei”, ha aggiunto.

La COMAGRI chiede un sistema migliorato di allerta per le pratiche commerciali sleali, con punti di contatto designati presso le autorità nazionali preposte all'applicazione della legge. La Commissione agricola del Parlamento chiede che la Commissione crei una rete di informazione permanente, con tutti i membri automaticamente e immediatamente informati in merito a sospette pratiche commerciali sleali in altri paesi. I deputati AGRI vogliono che le norme siano estese agli acquirenti di paesi terzi, per impedire agli operatori di eludere la legge trasferendo la loro sede al di fuori dell'UE, con gli acquirenti extra-UE obbligati a designare una persona responsabile nell'UE prima di poter acquistare prodotti alimentari e agricoli dell'UE. Tale persona sarebbe responsabile di eventuali multe per violazione delle norme.

La sessione plenaria dovrebbe votare la relazione dopo la pausa estiva, nel mese di settembre (8-11).