L'introduzione di misure di difesa commerciale senza considerare piani alternativi e senza considerare le loro conseguenze sul settore agricolo è potenzialmente devastante
Pur essendo chiara la motivazione politica alla base della proposta della Commissione europea, la mancanza di emendamenti al testo originale e l'assenza di una richiesta di un'adeguata valutazione d'impatto preoccupa il settore agricolo UE. Soluzioni di mitigazione e proposte di approvvigionamento alternativo erano possibili, come evidenziato dalla Commissione Agricoltura del Parlamento europeo. La decisione di ignorarle da parte della Commissione INTA (Commercio internazionale) del PE è particolarmente allarmante, viste le gravi implicazioni economiche per gli agricoltori e le cooperative agricole europee.
L'aumento proposto delle tariffe sui fertilizzanti, sebbene allineato a sanzioni geopolitiche più ampie, potrebbe far lievitare notevolmente i costi di produzione in un momento in cui i fertilizzanti rappresentano già una delle spese più ingenti per gli agricoltori. Senza l'accesso a fertilizzanti a prezzi accessibili, gli agricoltori rischiano di perdere competitività, di veder diminuire i propri redditi e di subire potenziali danni alla sicurezza alimentare dell'UE.
La speranza è che i membri del Parlamento europeo possano riconsiderare la proposta durante la prossima mini-sessione plenaria del 21-22 maggio. Non ci si può aspettare che il settore agricolo sopporti il peso delle decisioni di politica estera senza adeguate misure di mitigazione e un'analisi d'impatto approfondita.