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L'EFSA raccomanda di aumentare le misure di protezione contro l'influenza aviaria

martedì 3 ottobre 2023

L'EFSA raccomanda di aumentare le misure di protezione contro l'influenza aviaria

Il report indica un miglioramento del problema, che però non è del tutto debellato

L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha raccomandato di aumentare le misure di protezione del pollame d'allevamento dall'infezione da influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) proveniente dai volatili selvatici. In un rapporto pubblicato il 28 settembre, l'organismo di vigilanza sulla sicurezza alimentare ha rilevato un miglioramento della situazione nel pollame, ma ha avvertito che il virus continua a colpire gli uccelli marini e ha chiesto di proteggere il pollame dall'infezione attraverso gli uccelli selvatici

Il rapporto stima che tra il 24 giugno e il 1° settembre 2023, ci sono stati focolai d’influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI in uccelli domestici (25) e selvatici (482) in 21 Paesi europei. La maggior parte di questi focolai sembravano essere raggruppati lungo le coste, con solo pochi rilevamenti di virus HPAI nell'entroterra.

Nel pollame, tutti i focolai di HPAI sono stati primari e sporadici e la maggior parte di essi si è verificata nel Regno Unito. Il rapporto indica anche il numero di casi nel pollame come 21 - Regno Unito (12), Francia (3), Danimarca (1), Germania (1), Italia (1), Paesi Bassi (1), Polonia (1) e Svezia (1). Rilevamenti del virus in uccelli in cattività sono stati rilevati in Francia (1), Irlanda (1, fenicottero cileno), Polonia (1, galline ornamentali) e Regno Unito (1).

Gli autori del rapporto raccomandano una sorveglianza attiva negli uccelli selvatici, specialmente in quelli che vivono silenziosamente in natura (ad esempio gli uccelli acquatici), per migliorare le conoscenze sui virus HPAI che circolano nelle popolazioni di uccelli selvatici. Infatti, specie specifiche di uccelli selvatici che possono essere prese in considerazione a questo scopo sono, tra le altre, le anatre (ad esempio le anatre ballerine) e gli uccelli marini (ad esempio i gabbiani e le sterne).

Considerando l'imminente stagione migratoria autunnale, l’EFSA consiglia anche che le strategie di preparazione e prevenzione continuino a essere misure prioritarie da implementare, soprattutto nelle aree ad alta densità di pollame per evitare la diffusione secondaria. "La protezione del pollame dagli uccelli selvatici dovrebbe essere mirata. Nonostante l’abolizione dell'ordine di stabulazione in molti Paesi", sottolineano gli ufficiali, riferendosi all'obbligo di tenere i volatili d'allevamento al chiuso per proteggersi dalla malattia.

Il Belgio, ad esempio, avendo riscontrato un miglioramento della situazione epidemiologica, ha revocato l'ordine a partire dal 10 giugno 2023, per quanto riguarda gli allevamenti professionali. Non è più applicato nelle regioni meridionali della Svezia dal 25 aprile 2023. L'Irlanda ha abolito le norme che impongono il confinamento del pollame e dei volatili in cattività il 18 aprile, 2023.

Allo stesso tempo, l'agenzia di Parma ha annunciato che a partire dal 28 settembre è disponibile una versione migliorata del suo radar sull'influenza aviaria, con nuove caratteristiche che consentono di esaminare previsioni settimanali sulla probabilità di introduzione dell'HPAI negli uccelli selvatici.