In un mondo sempre più digitale, garantire l'accesso ai servizi bancari a tutti i clienti, in particolare alle persone con disabilità, è diventato un tema cruciale.
Le banche cooperative, presenti in tutte le regioni d'Europa, sono profondamente impegnate a integrare l'accessibilità nelle loro attività e per i loro 227 milioni di clienti. La loro forte attenzione al cliente, unita ai valori fondamentali della cooperazione – come fiducia, solidarietà e vicinanza al cliente – rende l'accessibilità una priorità fondamentale per loro.
Nel corso del tempo, le banche cooperative europee hanno intrapreso numerose iniziative per migliorare l'accessibilità dei loro servizi da parte delle persone con disabilità. Da diversi anni, si stanno impegnando per adattare le proprie pratiche a tutti i dispositivi (come gli sportelli bancomat), servizi, prodotti, siti web e applicazioni.
Più di recente, hanno recepito la Direttiva (UE) 2019/882 sui requisiti di accessibilità per prodotti e servizi (l'"Atto europeo sull'accessibilità"). Di portata intersettoriale e applicabile a molti settori economici diversi, rappresenta un atto legislativo fondamentale con un impatto significativo che mira a migliorare l'accesso delle persone con disabilità a una varietà di prodotti e servizi.
Il 28 giugno è entrato in vigore in tutta l'UE il cosiddetto "Atto europeo sull'accessibilità" (EAA). Da allora, prodotti e servizi chiave come telefoni, computer, e-book, servizi bancari e comunicazioni elettroniche devono essere accessibili alle persone con disabilità. Questi prodotti e servizi chiave sono stati accuratamente selezionati e sono indispensabili per garantire la partecipazione delle persone con disabilità a tutti gli ambiti della vita, inclusi il mondo digitale, l'economia, il lavoro, l'istruzione, l'occupazione e le pubbliche amministrazioni online. La direttiva include strategicamente prodotti essenziali per l'accesso online ai servizi chiave delle banche cooperative, come terminali di pagamento, bancomat, computer e telefoni. L'EAA copre anche i servizi bancari al consumo e l'e-commerce, che sono particolarmente rilevanti per le banche cooperative. I lettori sono invitati a familiarizzare sia con la direttiva che con le leggi nazionali di recepimento. Le imprese che forniscono servizi bancari ai consumatori nel mercato dell'UE, oltre ai requisiti generali di accessibilità relativi a tutti i servizi (di cui all'Allegato I, Sezione III) dell'EAA, devono soddisfare i requisiti stabiliti specificamente per questi servizi, stabiliti nella Sezione IV, lett. (e) dell'allegato, vale a dire:
- fornire metodi di identificazione, firme elettroniche, sicurezza e servizi di pagamento che siano percepibili, operabili, comprensibili e solidi;
- (ii) garantire che le informazioni siano comprensibili, senza superare un livello di complessità superiore al livello B2 (intermedio superiore) del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue.
I consumatori, le persone con disabilità e le loro organizzazioni avranno la possibilità di presentare reclami alle autorità amministrative o ai tribunali nazionali contro le aziende che non implementano queste nuove norme, con possibili sanzioni. L'accessibilità non è più un obiettivo ambizioso, ma un diritto concreto.
Le banche cooperative sono profondamente impegnate a promuovere l'accessibilità in tutti i loro servizi. Hanno dimostrato grande intraprendenza aggiornando le proprie pratiche in materia di accessibilità ben prima dell'entrata in vigore dell'Atto europeo sull'accessibilità (EAA). Molte avevano già avviato iniziative lungimiranti, ispirate dalle iniziative degli Stati membri che hanno gettato le basi per gli standard attuali, in continua evoluzione.
Per prepararsi alla conformità all'EAA, le banche cooperative hanno migliorato proattivamente le loro pratiche, ad esempio:
- Sviluppo di politiche complete e standard di processo
- Lancio di nuovi prodotti, come un conto bancario su misura per migliorare l'accesso per le persone con limitazioni funzionali o che vivono con disabilità da moderate a gravi o non autosufficienza, a condizione che siano titolari della Carta Europea di Disabilità
- Fornire sessioni di formazione dedicate e webinar per il personale
- Rinnovare i siti web istituzionali per migliorarne l'usabilità
- Aggiornamento delle piattaforme web e mobile dell'Home Banking
- Miglioramento dell'accessibilità degli sportelli bancomat, tra cui funzionalità dello schermo migliorate, contrasto dei colori, dimensioni dei caratteri e aggiornamenti dello stato della macchina
L'introduzione di questo nuovo quadro normativo segna una svolta positiva verso servizi bancari più accessibili. Allo stesso tempo, la sua natura ampia e intersettoriale presenta una curva di apprendimento, soprattutto in assenza di indicazioni interpretative dettagliate.
Ad esempio, il concetto di servizi forniti dopo il 28 giugno 2025 (di cui all'articolo 2, in cui si legge che l'EAA si applica sia ai prodotti che ai servizi forniti ai consumatori dopo il 28 giugno 2025) solleva diverse questioni, in quanto non è chiaro se si riferisca esclusivamente a nuovi servizi non esistenti prima di tale data, ad abbonamenti stipulati dopo tale data per servizi già forniti in precedenza o a servizi precedentemente forniti ma modificati a partire da tale data. Gli istituti più piccoli e meno complessi potrebbero dover affrontare ulteriori ostacoli dovuti alle risorse interne limitate o ai dipartimenti specializzati. Con l'aumento dei costi di conformità alle diverse normative UE, è essenziale che le autorità nazionali tengano conto di queste realtà, soprattutto nel contesto dell'articolo 30 dell'EAA sulle sanzioni.
Fortunatamente, strumenti come i requisiti di accessibilità per prodotti e servizi ICT (EN 301 549), sviluppati da CEN, CENELEC ed ETSI, si stanno rivelando fondamentali per aiutare le banche cooperative a mettere in pratica i requisiti EAA. Questo standard rappresenta una risorsa preziosa e dovrebbe rimanere volontario. È utile notare, tuttavia, che le diverse date di implementazione dell'EAA (2025) e della futura norma standardizzata EN 301 549 (2026), in linea con i requisiti dell'EAA, possono creare ulteriore complessità. Chiarire la sua relazione con le Linee guida per l'accessibilità dei contenuti web (WCAG 2.1) ne aumenterebbe ulteriormente l'utilità. Nonostante queste sfide, le banche cooperative restano fortemente impegnate a integrare l'accessibilità al centro delle loro attività e continuano a dare il buon esempio rendendo l'attività bancaria più inclusiva per tutti.