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Il rapporto " Less is More"

mercoledì 30 aprile 2025

Il rapporto " Less is More"

Negli ultimi anni, il panorama normativo europeo ha raggiunto livelli di complessità senza precedenti. Pur con le migliori intenzioni, strati di norme sovrapposte e mandati in continua evoluzione hanno creato un sistema che si è trasformato in un onere gravoso, per le banche, ma anche per le autorità di vigilanza. Oggi, l'esigenza di semplificazione è percepita tanto dagli operatori di mercato quanto dalle autorità. Nell'attuale contesto geopolitico, in cui il rafforzamento della competitività europea sta diventando una priorità politica, la semplificazione e la riforma hanno acquisito slancio. L'obiettivo deve essere quello di migliorare il funzionamento del nostro quadro normativo, non di smantellare le necessarie garanzie.   

Il rapporto " Less is More" è sia una diagnosi che un programma. Offre una visione chiara di come l'attuale processo normativo dell'UE abbia raggiunto i suoi limiti e creato inefficienze, e delinea un percorso costruttivo da seguire: semplificare la legislazione, riequilibrare i poteri istituzionali, migliorare la vigilanza e rispettare la diversità all'interno del settore bancario, incluso il ruolo unico delle banche cooperative. Questo è un appello per una governance intelligente e sostenibile, basata su chiarezza, responsabilità e proporzionalità.

La relazione giunge in un momento cruciale, in linea con le più ampie riflessioni condotte ai massimi livelli sulla competitività europea, che includono anche la regolamentazione europea. Ciò ha portato a sforzi senza precedenti per snellire il quadro normativo in tutti i settori politici. L'impegno della Commissione europea a ridurre gli oneri superflui e ad adottare una regolamentazione più efficace, lungimirante e chiara a tutti i livelli, che tenga conto di direttive e regolamenti, norme attuative e tecniche, ma anche linee guida e soft law, è quindi molto incoraggiante.

L'EACB e i suoi membri, impegnandosi in questo lavoro, sperano di innescare conversazioni significative e ispirare la semplificazione di cui il nostro sistema finanziario ha realmente bisogno. 

Il rapporto "Less is More" offre un'analisi puntuale e ben argomentata della crescente complessità del panorama normativo finanziario dell'UE. Le banche cooperative accolgono con favore questo lavoro, poiché, da anni, il quadro normativo dell'UE è diventato sempre più denso e stratificato. La proliferazione di testi normativi di Livello 1, 2 e 3 ha creato un sistema non solo difficile da gestire, ma anche ad alto impiego di risorse. Il messaggio di questo rapporto è chiaro: la regolamentazione dovrebbe essere al servizio dell'economia, non appesantirla. 

 Sebbene le raccomandazioni contenute in questo rapporto forniscano una solida base per la riforma e stimolino i decisori politici ad agire, questo dibattito deve rimanere con i piedi per terra. Semplificazione non significa deregolamentazione: la crisi finanziaria del 2008 ci ha insegnato gli alti costi di una supervisione insufficiente. Pertanto, la sfida odierna non è smantellare l'architettura regolamentare che tutela il nostro sistema finanziario, ma garantire che si evolva in modo intelligente per essere adeguata alle sfide contemporanee. Alcune regole sono essenziali, mentre altre sono diventate obsolete, duplicate o inutilmente rigide. La chiave è identificare ciò che deve rimanere.

 Una delle preoccupazioni più significative sollevate dal rapporto riguarda un importante trasferimento del potere regolamentare dai colegislatori dell'UE alla Commissione europea e alle autorità di vigilanza, spesso senza un adeguato controllo democratico. Tuttavia, la regolamentazione, per quanto tecnica, non dovrebbe mai sfuggire al dibattito, allo scambio di opinioni tra chi la applica e chi la elabora. Troppo spesso, chi attua le norme viene coinvolto troppo tardi, quando il margine per un dialogo costruttivo si è già esaurito. Garantire una consultazione più prevedibile produrrà normative non solo più comprensibili, ma anche più efficaci nella pratica. Le conclusioni e le raccomandazioni del rapporto – come il miglioramento del controllo parlamentare sugli atti di Livello 2 e 3, l'affinamento del processo di consultazione e il potenziamento del controllo giurisdizionale – rappresentano passi essenziali verso un sistema regolamentare più trasparente ed equo. 

Gli sforzi della Commissione europea per semplificare e razionalizzare la regolamentazione dei servizi finanziari , in particolare nell'ambito dell'agenda "Better Regulation", rappresentano un passo nella giusta direzione. Ma ora è il momento di andare oltre, poiché una "migliore" regolamentazione deve anche significare un processo decisionale più ponderato, più attento al rischio e più orientato al futuro. Adottando la filosofia "Less is More", possiamo garantire che le nuove normative siano mirate, coerenti e allineate alle più ampie ambizioni dell'Europa. In una fase di rapida trasformazione dei mercati finanziari, con la digitalizzazione, la sostenibilità e le tensioni geopolitiche che rimodellano le priorità, i quadri normativi devono essere sufficientemente agili da supportare il cambiamento senza diventarne un ostacolo. 

 L'Unione del Risparmio e degli Investimenti, che rappresenta una priorità fondamentale per la Commissione 2024-2029, offre un'opportunità concreta per applicare questi principi.  In particolare, un approccio basato sul rischio e proporzionale è fondamentale per garantire che gli istituti più piccoli non subiscano un impatto sproporzionato. Le banche cooperative, radicate nelle economie locali, svolgono un ruolo fondamentale nel finanziamento di famiglie e PMI. Non devono pertanto essere emarginate da requisiti uniformi che ne ignorino le specificità. 

 Il rapporto "Meno è di più" non è un invito a smantellare le garanzie. È un invito a concentrarsi sugli obiettivi fondamentali della regolamentazione finanziaria. Se agissimo correttamente, non solo alleggeriremmo il carico che grava sulle istituzioni, ma rafforzeremmo anche la credibilità, la resilienza e la rilevanza dell'intero sistema finanziario europeo.