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2023 Report on the state of the Digital Decade

venerdì 20 ottobre 2023

2023 Report on the state of the Digital Decade

La prima relazione sullo stato del Decennio digitale fa il punto sui progressi dell'UE verso una trasformazione digitale di successo, come stabilito nel Programma politico del Decennio digitale 2030

Proposto nel settembre 2021, il programma strategico per il decennio digitale delinea misure concrete per promuovere l'innovazione e gli investimenti nei settori delle competenze digitali, delle infrastrutture digitali, della digitalizzazione delle imprese e dei servizi pubblici. Nel dicembre 2022 tale programma è stato integrato dalla dichiarazione europea sui diritti e i principi digitali.

La prima relazione sullo stato del decennio digitale presenta un'analisi globale dei progressi compiuti verso la realizzazione di una trasformazione digitale volta a rafforzare la sovranità digitale, la resilienza e la competitività dell'UE. Comprende una valutazione dei progressi compiuti dall'UE verso gli obiettivi e i traguardi della strategia 2030 dell'Europa, concentrandosi su quattro pilastri principali: competenze digitali, infrastrutture digitali, digitalizzazione delle imprese, compreso l'uso dell'intelligenza artificiale (IA), e digitalizzazione dei servizi pubblici.

Infrastrutture digitali - connettività sicura

Nell'ambito dell'attuale obiettivo per il 2030, tutti dovrebbero avere accesso alla copertura Gigabit e le reti 5G efficienti dovrebbero essere disponibili in tutte le regioni popolate. Attualmente le reti in fibra, indispensabili per la connettività Gigabit, raggiungono solo il 56% delle famiglie, mentre la copertura 5G si attesta all'81% della popolazione, scendendo al 51% nelle zone rurali. Il dispiegamento delle reti 5G autonome è tuttavia in ritardo e la qualità del 5G non soddisfa le aspettative degli utenti finali e le esigenze dell'industria. Il 55% delle famiglie rurali non è ancora servito da alcuna rete avanzata e il 9% non è ancora coperto da alcuna rete fissa. Sono necessari ulteriori investimenti fino ad almeno 200 miliardi di € per garantire la piena copertura Gigabit in tutta l'UE e la copertura 5G in tutte le zone abitate.

Digitalizzazione delle imprese

Il programma strategico per il decennio digitale (DDPP) fissa tre obiettivi per promuovere la digitalizzazione delle imprese:

  • adozione da parte di almeno il 75% delle imprese di servizi di cloud computing, big data e/o intelligenza artificiale (IA);
  • realizzazione di un livello base di intensità digitale (misurando l'uso di diverse tecnologie digitali a livello di impresa) da parte di oltre il 90% delle piccole e medie imprese (PMI);
  • il raddoppio del numero di "unicorni" (società con una valutazione superiore a 1 miliardo di €).

Digitalizzazione dei servizi pubblici

Gli obiettivi del programma strategico per il decennio digitale prevedono un'accessibilità online del 100% dei servizi pubblici fondamentali e, se del caso, la possibilità per i cittadini e le imprese dell'Unione di interagire online con le pubbliche amministrazioni, l'accesso online alle proprie cartelle cliniche elettroniche per il 100% dei cittadini dell'Unione e l'accesso a un'identificazione elettronica (eID) sicura per il 100% dei cittadini dell'Unione. Molti Stati membri si trovano in una posizione favorevole per conseguire la piena digitalizzazione dei servizi pubblici e delle cartelle cliniche, nonché la diffusione dell'eID per i loro cittadini. Tuttavia, sono necessari investimenti significativi per migliorare la disponibilità e le prestazioni transfrontaliere dei servizi pubblici. Per quanto riguarda il portafoglio europeo di identità digitale, la sua piena diffusione è in corso: si prevede che sarà completata entro il 2030 e integrata dall'euro digitale proposto nel giugno 2023.

Competenze digitali

L'UE è impegnata ad aumentare le competenze digitali di base di almeno l'80% delle persone di età compresa tra i 16 e i 74 anni e a disporre di 20 milioni di specialisti in TIC entro il 2030. La relazione dimostra tuttavia che entro il 2030 e nelle condizioni attuali solo il 59% della popolazione avrà almeno le competenze digitali di base e che il numero di specialisti in TIC potrebbe non superare i 12 milioni. Gli Stati membri devono dare priorità agli investimenti nell'istruzione di alta qualità e nelle competenze e promuovere la partecipazione delle donne alle discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) fin dalla più tenera età.

Valori e principi per la società online

La relazione sottolinea il ruolo pionieristico dell'UE nella creazione di una trasformazione digitale sicura e incentrata sulle persone, come sancito nella dichiarazione europea sui diritti e i principi digitali. L'UE ha introdotto misure politiche e legislative rilevanti, quali la normativa sui servizi digitali, la normativa sull'IA, la legge europea per la libertà dei media e la comunicazione sui mondi virtuali.

Una transizione digitale sostenibile

La relazione descrive gli sforzi in corso per rendere più verde la transizione digitale. Misure quali l'iniziativa "diritto alla riparazione", i criteri di progettazione ecocompatibile per telefoni cellulari e tablet e il piano d'azione dell'UE per la digitalizzazione del sistema energetico ridurranno l'impatto ambientale delle tecnologie digitali. Ulteriori investimenti attraverso piani nazionali per la ripresa e la resilienza o investimenti congiunti sono inoltre fondamentali per promuovere la piena transizione verso soluzioni digitali a zero emissioni nette, unitamente a meccanismi di monitoraggio migliorati per misurare l'impronta ambientale dei servizi di comunicazione elettronica.