La Commissione europea prepara una strategia sulla resilienza dell'acqua per bloccare la crisi idrica
L'agricoltura avrà un ruolo cruciale nella prossima strategia di resilienza idrica prevista, in particolare per quanto riguarda la riduzione dell'inquinamento da nutrienti e l'adozione di tecniche agricole che migliorano l'efficienza idrica. In questa strategia, la Commissione (DG ENV) sottolinea l'importanza vitale dell'acqua, ma evidenzia che oggi non si può più dare l'acqua per scontata, e questo riguarda i cittadini, le imprese e l'industria. Infatti, l’Europa è il continente che si sta riscaldando più rapidamente a causa dei cambiamenti climatici: inondazioni, siccità e incendi boschivi diventano più frequenti e tali eventi meteorologici estremi stanno causando un aumento delle vittime, il degrado degli ecosistemi e perdite economiche straordinarie.
"Questi fenomeni hanno causato ripercussioni sulla salute e morti premature, perdite di attività commerciali e mezzi di sussistenza: gli agricoltori subiscono perdite di raccolto che aumentano i prezzi dei prodotti alimentari e l'impatto della siccità sulla produzione di energia e le interruzioni della navigazione compromettono la sicurezza dell'approvvigionamento per usi civili e industriali”, ha aggiunto la CE, sottolineando che la resilienza idrica è anche una questione di sicurezza e preparazione alle crisi per l'UE e la sicurezza dell'approvvigionamento di acqua dolce pulita e a prezzi accessibili deve essere una priorità guida per l'Unione europea.
Per tutti questi motivi, nelle sue linee guida politiche 2024-2029, la presidente von der Leyen ha annunciato una nuova strategia europea per la resilienza idrica per aiutare l'intera UE a migliorare la gestione dei suoi corpi idrici, affrontare la scarsità, rafforzare il vantaggio competitivo innovativo del suo settore idrico e abbracciare con decisione un approccio economico pulito e circolare. Un'Europa resiliente dal punto di vista idrico significherebbe anche un'Europa con il minor stress idrico possibile e un'Europa che funga da ispirazione per il resto del mondo. Su questo tema sono stati posti 3 obiettivi per mettere l'Europa sulla strada della resilienza idrica:
- ripristinare e proteggere il ciclo dell'acqua come base per l'approvvigionamento idrico;
- costruire un'economia intelligente dal punto di vista idrico insieme ai cittadini e agli attori economici in modo da sostenere la competitività dell'UE, attrarre gli investitori e promuovere l'industria idrica dell'UE;
- garantire acqua pulita e a prezzi accessibili e servizi igienico-sanitari per tutti e responsabilizzare i consumatori in materia di resilienza idrica.
La Commissione sottolinea inoltre che gli Stati membri e le loro autorità locali o regionali sono spesso nella posizione migliore per affrontare le sfide legate alla gestione delle risorse idriche, poiché conoscono meglio di chiunque altro le proprie circostanze, le sfide e le possibili soluzioni, ma comunque l'azione dell'UE e le migliori pratiche possono aiutare e sostenere le iniziative nazionali, regionali e locali.
La presente strategia ha l’obiettivo di rispettare e riconoscere pienamente la libertà degli Stati membri di organizzare i propri sistemi di approvvigionamento idrico come ritengono opportuno, nei limiti dell'acquis dell'UE. Un ciclo idrologico ben funzionante è essenziale per la resilienza idrica, ma lo sfruttamento eccessivo e la cattiva gestione delle risorse idriche, l'inquinamento, i cambiamenti climatici e il degrado ambientale hanno profondamente influenzato il ciclo idrologico e ridotto gravemente sia la quantità che la qualità dell'acqua. Un approccio cosiddetto “dalla fonte al mare” sarà fondamentale per ripristinare la funzione naturale di spugna dei paesaggi europei, per ricostituire le riserve di acque sotterranee, proteggere la biodiversità e adattarci meglio ai cambiamenti climatici e mitigarli.
In tutto ciò, le zone rurali svolgeranno un ruolo chiave promuovendo l'agroecologia e le pratiche di agricoltura biologica che trattengono più acqua. “La legge sul ripristino della natura offre l'opportunità di sostenere la gestione della quantità d'acqua e migliorare la resilienza sia alla siccità che alle inondazioni con soluzioni basate sulla natura. La resilienza idrica e climatica deve essere pienamente integrata nei piani nazionali di ripristino che saranno sviluppati entro il 2026”, dicono gli esponenti della Commissione europea.