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European Industrial Strategy

mercoledì 27 settembre 2023

European Industrial Strategy

Nel marzo 2019, il Consiglio europeo ha invitato la Commissione europea a presentare una visione a lungo termine sulla politica industriale. Il Consiglio ha dato seguito alle conclusioni nel maggio 2019, presentando una visione per l'industria europea nel 2030. La Commissione europea ha pubblicato la sua nuova strategia industriale nel marzo 2020. Il 5 Maggio 2021 la Commissione ha aggiornato la strategia industriale per garantire che la sua ambizione industriale tenga pienamente conto delle nuove circostanze dopo la crisi COVID-19 e aiuti a guidare la trasformazione verso un'economia più sostenibile, digitale, resiliente e competitiva a livello globale

Il 10 marzo 2020 la Commissione Europea ha gettato le basi per una politica industriale che sostenga la duplice transizione verso un'economia verde e digitale, renda l'industria dell'UE più competitiva a livello mondiale e rafforzi l'autonomia strategica aperta dell'Europa. Il giorno successivo alla presentazione della nuova strategia industriale, l'Organizzazione mondiale della sanità ha annunciato la pandemia di COVID-19. Il 5 maggio 2021 la Commissione ha pubblicato una Comunicazione per aggiornare la Strategia al fine di tenere conto delle nuove circostanze dettate dalla crisi COVID-19 nella sua ambizione industriale.

La strategia aggiornata riconferma le priorità stabilite nella comunicazione del marzo 2020 integrando nel contempo gli insegnamenti tratti dalla crisi per rilanciare la ripresa e rafforzare l'autonomia strategica aperta dell'UE. La strategia risponde alle richieste di individuare e monitorare i principali indicatori della competitività dell'economia dell'UE nel suo complesso: integrazione del mercato unico, crescita della produttività, competitività internazionale, investimenti pubblici e privati e investimenti in attività di ricerca e sviluppo.

La dimensione relativa alle PMI è al centro della strategia aggiornata, che prevede un sostegno finanziario e provvedimenti su misura che consentano alle PMI e alle start-up di accogliere la duplice transizione. In quanto veicolo principale dell'innovazione nei vari ecosistemi, le piccole e medie imprese (PMI) devono essere tenute presenti in tutte le azioni previste dalla presente strategia. La strategia comprende anche alcune misure destinate alle PMI, quali quelle relative a una maggiore resilienza, alla lotta contro i ritardi di pagamento e al sostegno alla solvibilità.

La strategia industriale aggiornata si concentra sui seguenti obiettivi strategici:

 

  • Rafforzare la resilienza del mercato unico

La crisi ha messo in evidenza la necessità cruciale di sostenere la libera circolazione delle persone, delle merci, dei servizi e dei capitali nel mercato unico e di collaborare per migliorare la resilienza del mercato unico alle perturbazioni. A tal fine la Commissione intende:

- proporre uno strumento per le emergenze nel mercato unico, ossia una soluzione strutturale per garantire la libera circolazione delle persone, delle merci e servizi in caso di crisi future.

-attuare pienamente la direttiva sui servizi per assicurarsi che gli Stati membri rispettino gli obblighi vigenti, tra cui l'obbligo di notifica, al fine di individuare e abbattere eventuali nuovi ostacoli;

-rafforzare la vigilanza del mercato dei prodotti, offrendo sostegno alle autorità nazionali allo scopo di potenziare le capacità e accelerare la digitalizzazione delle attività di ispezione dei prodotti e di raccolta dei dati;

-mobilitare ingenti investimenti a sostegno delle PMI;

 

  • Gestire le dipendenze strategiche dell'UE

 L'apertura al commercio e agli investimenti è un punto di forza e una fonte di crescita e resilienza per l'UE. Ma il COVID-19 ha dimostrato che le interruzioni nelle catene di approvvigionamento globali possono portare a carenze di alcuni prodotti critici in Europa. La crisi ha sottolineato la necessità di comprendere meglio dove si trovano le dipendenze strategiche dell'Europa, come potrebbero svilupparsi in futuro e in che misura potrebbero portare a delle vulnerabilità. La Commissione propone:

-partenariati internazionali diversificati - per assicurare che il commercio e gli investimenti continuino a giocare un ruolo chiave nella costruzione della nostra resilienza economica.

-lo sviluppo delle capacità strategiche dell'Europa in aree chiave, sostenendo nuove alleanze industriali in aree strategiche per sviluppare attività che non si svilupperebbero altrimenti, e dove contribuiscono ad attrarre investitori privati per discutere nuove partnership e modelli di business in modo aperto, trasparente e pienamente conforme alle regole della concorrenza.

-monitoraggio delle dipendenze strategiche - un primo rapporto basato su un'analisi bottom-up delle dipendenze strategiche dell'UE. Il rapporto identifica 137 prodotti in ecosistemi sensibili per i quali l'UE è altamente dipendente da fonti estere. Il rapporto offre anche un'analisi approfondita di sei aree strategiche in cui l'UE ha dipendenze: materie prime, batterie, ingredienti farmaceutici attivi, idrogeno, semiconduttori, cloud e tecnologie di bordo

 

  • Accelerare la duplice transizione

La strategia industriale 2020 annunciava azioni a sostegno della duplice transizione verde e digitale dell'industria dell'UE, che è stata però rallentata e ridimensionata drasticamente dalla pandemia. La Commissione ha elaborato  nuove misure per sostenere la giustificazione economica della transizione verde e digitale:

-tracciando dei percorsi di transizione in collaborazione con l'industria, le autorità pubbliche, le parti sociali e altri portatori di interessi, ove necessario, a cominciare dal turismo e dalle industrie ad alta intensità energetica

-elaborando un quadro normativo coerente per conseguire gli obiettivi del decennio digitale europeo e le ambizioni del pacchetto di misure "Pronti per il 55%" anche accelerando la diffusione di fonti di energia rinnovabili e assicurando l'accesso ad energia elettrica economica e decarbonizzata;

-mettendo a disposizione delle PMI consulenti in materia di sostenibilità e promuovendo modelli commerciali basati sui dati per sfruttare al meglio la duplice transizione verde e digitale.