Social Platform ha pubblicato il documento “ Un quadro finanziario pluriennale post-2027 per l’Europa sociale ”, che esamina il prossimo quadro finanziario (QFP) dell’UE.
In questo nuovo documento, la Piattaforma Sociale propone che il bilancio dell'UE non si concentri solo sulla competitività economica, ma anche sul benessere e la coesione sociale. Sostiene che un'Europa sociale forte sia essenziale per la competitività a lungo termine e che gli investimenti sociali non debbano essere considerati come spese, ma come elementi chiave di resilienza, coesione e prosperità. La Piattaforma sostiene che il prossimo QFP debba riflettere questa visione, dando priorità agli aspetti sociali rispetto a quelli militari o esclusivamente economici.
Come affermato sul sito web in cui è pubblicato il rapporto, le priorità politiche europee sono cambiate in modo significativo a causa di sviluppi globali quali la transizione digitale, i cambiamenti nella leadership politica e lo stato della sicurezza globale.
Tuttavia, secondo Social Platform, le sfide che il continente deve affrontare, tra cui la crescente povertà, la disuguaglianza e la discriminazione, il cambiamento climatico, i mutamenti del mercato del lavoro e i conflitti regionali vicino ai confini dell'Unione europea, richiedono maggiori investimenti pubblici, piuttosto che tagli, per rispondere adeguatamente a queste esigenze.
Un piano sociale per rafforzare l’Europa
Il rapporto sostiene l'investimento sociale come vantaggio competitivo, affermando che, secondo il rapporto Draghi, l'UE necessita di un investimento annuo aggiuntivo compreso tra 750 e 800 miliardi di euro per raggiungere i propri obiettivi di competitività.
Si stima inoltre che siano necessari 192 miliardi di euro all'anno per le infrastrutture sociali, mentre attualmente solo tre paesi (Danimarca, Svezia e Irlanda) sono in grado di conformarsi alle nuove norme fiscali e quindi di investire adeguatamente nel settore sociale.
La relazione avverte che il QFP 2021-2027 ha portato a tagli in sanità, ricerca e coesione, mentre la nuova attenzione alla difesa e alla competitività sta spostando le priorità sociali. La stessa Commissione von der Leyen ha promesso un'agenda sociale più forte, che deve riflettersi nel prossimo QFP.
Raccomandazioni chiave dalla piattaforma social
Per affrontare questi ostacoli, la Piattaforma sociale raccomanda di aumentare il QFP oltre i 2.000 miliardi di euro dell'attuale quadro Next Generation EU, nonché di impegnarsi a mantenere e rafforzare la politica di coesione e il suo principio di partenariato con la società civile.
Anche il Fondo sociale europeo Plus (FSE+) dovrebbe essere mantenuto come fondo indipendente incentrato sull'inclusione sociale, la quota minima obbligatoria del 25% del FSE+ dedicata all'inclusione sociale dovrebbe essere aumentata in tutti gli Stati membri e la ricerca dovrebbe essere sostenuta oltre la competitività industriale, concentrandosi sui diritti e sul benessere sociale.
Tra le principali raccomandazioni vi sono la riformulazione del Just Transition Fund (JTF) per includere esigenze sociali più ampie; l'ampliamento del Social Climate Fund (SCF); il rafforzamento del programma CERV per proteggere la democrazia e i diritti umani; e il sostegno alla società civile.
Infine, chiede di rafforzare il Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (AMIF) nella sua componente sull'integrazione e l'inclusione sociale dei cittadini di paesi terzi; di subordinare i finanziamenti per l'assistenza preadesione al rispetto dei diritti fondamentali; di garantire investimenti forti e duraturi nella sanità, con un successore ben finanziato di EU4Health; e di moltiplicare per cinque il bilancio del programma Erasmus+ per renderlo più inclusivo e accessibile.