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Il presidente della commissione Agricoltura chiede che le proposte relative alla PAC vengano presentate dopo il QFP e non contemporaneamente

Il presidente della commissione Agricoltura chiede che le proposte relative alla PAC vengano presentate dopo il QFP e non contemporaneamente

La presidente della COMAGRI Veronika Vrecionová ha inviato una lettera, per conto della Commissione agricoltura del Parlamento UE, per ritardare la proposta della nuova PAC, affinché avvenga dopo quella del QFP

lunedì 16 giugno 2025

La presidente della commissione AGRI del Parlamento europeo (PE) Veronika Vrecionová ha scritto alla Commissione UE (CE) sollecitando, con il sostegno di una ampia maggioranza dei gruppi politici in seno al PE, che le proposte per la futura PAC siano presentate dopo, anziché contemporaneamente, alla presentazione del nuovo quadro finanziario pluriennale (QFP). 

In questa lettera, la Vrecionová afferma che la relazione d'iniziativa della CE sul futuro dell'agricoltura dell'UE, attualmente in fase di completamento, fornirà alla Commissione una preziosa indicazione della direzione politica e delle priorità che potrebbero emergere nel processo legislativo.

Poiché i deputati europei stanno attualmente lavorando alla riforma dell'organizzazione comune dei mercati, che dovrebbe concludersi all'inizio di settembre, e al pacchetto di semplificazione della PAC, per la politica ceca, una riforma completa della PAC in questa fase metterebbe a dura prova sia la capacità istituzionale che quella delle parti interessate. Infatti, un passato dove la pubblicazione prima del QFP, seguita da proposte settoriali elaborate in linea con le risorse disponibili e le priorità politiche ha contribuito a garantire sia la coerenza che la responsabilità. Per la Vrecionová, le future proposte relative alla PAC dovrebbero essere di alta qualità giuridica e coerenza interna e seguire un processo di consultazione inclusivo con gli Stati membri, gli agricoltori e le parti interessate, che sono essenziali per la legittimità e il successo di qualsiasi riforma futura, esortando poi a non accelerare il processo di elaborazione.

La precedente riforma della PAC, che ha avuto tempi di preparazione più lunghi, è stata comunque oggetto di critiche per carenze tecniche, per questo un calendario più misurato per contribuire ad evitare tali problemi sembrerebbe adeguato.

"Presentare proposte senza concedere tempo sufficiente per il dialogo e il feedback significherebbe perdere l'opportunità di costruire un ampio sostegno per la prossima generazione di politica agricola ” conclude la Vrecionová, invitando i funzionari a tenere conto di questa posizione e consentire un processo strutturato e trasparente che rifletta l'importanza dell'agricoltura per l'UE.

La lettera, che si estende su poco più di una pagina, è stata indirizzata a Raffaele Fitto, vicepresidente per la coesione e le riforme, e ai commissari Piotr Serafin (Bilancio) e Christophe Hansen (Agricoltura).