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Il voto sulle Dichiarazioni Ambientali (Green Claims) riconosce le pratiche sostenibili a livello di azienda agricola

Il voto sulle Dichiarazioni Ambientali (Green Claims) riconosce le pratiche sostenibili a livello di azienda agricola

La commissione per l'Agricoltura ha approvato un parere sulla proposta di direttiva per la verifica delle dichiarazioni verdi che riconosce gli sforzi compiuti a livello di azienda agricola, difendendo il potenziale dell'agricoltura del carbonio e  facilitandone l'attuazione

mercoledì 24 gennaio 2024

La direttiva mira a chiarire e rafforzare la fondatezza di ogni esplicita indicazione ambientale riferita a prodotti e commercianti immessi nel mercato unico. La commissione per l'agricoltura (AGRI) ha votato a favore del parere equilibrato dell'eurodeputato Sarvamaa (finlandese del partito popolare) che considera gli sforzi aggiuntivi a livello di azienda agricola, evitando che gli agricoltori debbano sottoporsi a ulteriori processi di verifica.

Infatti, negli ultimi anni, la PAC ha introdotto sempre più misure ambientali volontarie, ma i consumatori non sono sempre stati pienamente consapevoli dei continui miglioramenti. Il parere dell'AGRI riconosce le pratiche di sostenibilità a livello di azienda agricola e ne facilita l'informazione al pubblico senza la duplicazione di un processo di verifica.

Inoltre, riguardo alle unità di certificazione dell'agricoltura del carbonio, queste potranno essere utilizzate per le richieste di compensazione, rispettando il quadro concordato nella direttiva "Empowering Consumers for the Green Transition". Questa posizione incentiverà gli agricoltori ad adottare pratiche agricole più attente al carbonio e aumenterà le esternalità positive dei diversi metodi di coltivazione sull'ambiente.

Infine, si è cercato di semplificare l'adozione da parte degli operatori, come la richiesta di un elenco pubblico delle metodologie riconosciute nell'UE, la chiarezza sulla documentazione necessaria per la verifica e l'elenco dei verificatori ufficiali accreditati in ogni Stato membro.

Ci si auspica che questi emendamenti vengano accolti nella relazione congiunta della Commissione per l'ambiente e il mercato interno, che dovrebbe essere votata il 14 febbraio 2024.