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Reazioni delle cooperative, mutue e fondazioni europee al discorso sullo stato dell'Unione di Von der Leyen

giovedì 25 settembre 2025

Reazioni delle cooperative, mutue e fondazioni europee al discorso sullo stato dell'Unione di Von der Leyen

Il discorso sullo stato dell'Unione pronunciato il 10 settembre dalla Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha suscitato reazioni esplicite da parte delle organizzazioni dell'economia sociale e del terzo settore. CECOP (Confederazione delle cooperative industriali e di servizi), Philea (l'associazione filantropica europea) e AIM (Associazione internazionale della mutualità) hanno accolto con interesse diversi annunci riguardanti l'occupazione di qualità, l'edilizia abitativa a prezzi accessibili, il finanziamento dell'innovazione e la sanità pubblica.

Von der Leyen ha posto al centro del suo discorso la sicurezza, la competitività e le transizioni verde e digitale ; ha annunciato, tra le altre misure, una tabella di marcia per il Mercato Unico fino al 2028, un pacchetto per promuovere le scaleup tecnologiche e iniziative sociali come una Strategia Europea contro la Povertà, un Quality Jobs Act e un Piano per l'Edilizia Abbordabile. Per le organizzazioni consultate, queste iniziative aprono opportunità, ma solo se tradotte in regole, risorse e condizioni chiare.

Un discorso con connotazioni sociali, ma che invita a trasformare le parole in azioni

CECOP ha accolto con favore la proposta di un Quality Jobs Act e l'inclusione della dimensione della conoscenza e dell'innovazione nella tabella di marcia del Mercato Unico, ma ha avvertito che tale ambizione deve tradursi in azioni concrete: rimozione delle barriere legali e finanziarie per le imprese cooperative, inclusione esplicita dell'istruzione nella cosiddetta "quinta libertà" del Mercato Unico e criteri sociali negli appalti pubblici. Giuseppe Guerini, Presidente del CECOP, ha sottolineato che "è giunto il momento di agire, non solo di affermare principi", e ha chiesto indicatori chiari e l'applicazione di criteri sociali nell'assegnazione di appalti e fondi pubblici.

L'AIM, da parte sua, ha accolto con favore l'annuncio della Global Health Resilience Initiative (menzionata dalla Commissione dopo il discorso) come segno di leadership europea nella preparazione e nella risposta sanitaria. L'associazione ha sostenuto che le mutue devono essere integrate come "partner essenziali" in questa iniziativa: "le mutue", ha sostenuto l'AIM, "sono vicine alle comunità e hanno competenze in materia di equità e prevenzione, e possono quindi contribuire a rafforzare la resilienza dei sistemi sanitari e a contrastare la disinformazione sui vaccini". L'organizzazione ha espresso la sua disponibilità a collaborare strettamente con la Commissione per trasformare la proposta in programmi concreti.

Resilienza democratica e ricostruzione

Infine, Philea ha pubblicato un'analisi che individua opportunità rilevanti per il settore filantropico. L'Unione Risparmio e Investimenti, il Fondo Scaleup Europe e le politiche abitative e occupazionali potrebbero aprire nuove strade alla collaborazione tra fondazioni e pubbliche amministrazioni.

Tuttavia, Philea ha avvertito che la retorica sulla "resilienza democratica" e sulla "ricostruzione" deve essere supportata da bilanci e quadri normativi che consentano alle fondazioni di agire come coinvestitori e partner nei programmi di impatto sociale. Nella sua nota, l'associazione ha esplicitamente raccomandato che le politiche future riconoscano le fondazioni e le organizzazioni dell'economia sociale all'interno dell'architettura finanziaria del Mercato Unico.

Convergenze e tensioni: competitività vs. giustizia sociale

Le tre organizzazioni condividono una valutazione comune: il discorso include misure utili per la competitività e la sicurezza – ambiti che la Commissione sta rafforzando – ma lascia incertezze su come la protezione sociale e la coesione territoriale saranno preservate o rafforzate. CECOP e Philea sottolineano la necessità che strumenti come lo Scaleup Fund o la tabella di marcia per il mercato unico integrino esplicitamente clausole a favore delle entità dell'economia sociale, l'accesso universale ai servizi essenziali e criteri di sostenibilità sociale negli appalti pubblici. AIM, da parte sua, sottolinea l'urgenza di trasformare l'iniziativa sanitaria in linee di finanziamento e quadri operativi che includano attori mutualistici locali.